Azzolini Pier Lorenzo
Medico Chirurgo
Spec. in Medicina dello Sport

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Il calcolo del massimo consumo lipidico ( FatMax )


Calcolare il massimo consumo lipidico per un soggetto, non solo e' possibile: il calcolo puo'
risultare estremamente preciso.
Cio' non significa dimagrire con estrema e semplicissima facilita', piuttosto significa poter
massimizzare il consumo di grassi calcolando, secondo rigoroso metodo scientifico, a quale
intensita' di sforzo un soggetto raggiunge il "suo" massimo consumo di grassi.

Effettuare un esercizio fisico significa consumare energia e l'energia puo' derivare soprattutto
dalla degradazione di substrati glicidici o lipidici. Da cosa dipende la percentuale a carico
di uno o dell'altro substrato?
Dipende dalla intensita' dell'esercizio!
Gia', ma questo e' ormai assodato: se si effettua un esercizio a bassa intensita' si consumano
soprattutto lipidi.
Vero, ma quale e' l'intensita' dello sforzo alla quale il consumo lipidico e' il massimo
raggiungibile da quel soggetto?
Se in una bomba calorimetrica mettiamo un grammo di grasso e lo bruciamo completamente,
misurando la Co2 prodotta e l'ossigeno consumato, possiamo verificare il rapporto Co2/O2.
Questo rapporto si chiama quoziente respiratorio ( RQ ) e nel caso dei lipidi e' uguale a 0,7.
Bomba calorimetrica: ci mettiamo un grammo di glucosio e lo bruciamo
completamente...misuriamo la Co2 prodotta e l'ossigeno consumato; il rapporto Co2/O2
sara' uguale a 1.
Tutti i valori intermedi di RQ tra 0.7 e 1 corrispondono a miscele di Grassi/Zuccheri in
percentuali diverse e in base alle quali si puo' dedurre quanti lipidi e quanti zuccheri sono
stati consumati.
In poche parole, se potessimo misurare in tempo reale il consumo di ossigeno e la produzione
di Co2 potremmo stabilire anche quanti grammi di lipidi e di zuccheri sono stati bruciati e,
confrontando i consumi a carichi di lavoro diversi, anche definire a quale carico si ottiene il
massimo consumo lipidico e/o glucidico (anche in funzione del valore assoluto di ossigeno
consumato).

Supponiamo che svolgendo un esercizio fisico a bassa intensita', ad es. alla frequenza
cardiaca di 100 battiti al minuto, il soggetto A consumi 10 grammi di lipidi all'ora e che lo
stesso soggetto A, alla frequenza di 180 battiti al minuto consumi 1 grammo di lipidi all'ora.
Il consumo lipidico per il soggetto A, alla frequenza cardiaca di 100 e' 10 volte superiore
rispetto a quanto avviene alla frequenza cardiaca di 180.
Il punto e' che ... molto probabilmente lo stesso soggetto a una frequenza cardiaca intermedia
tra le due, e' in grado di consumare una quota lipidica pari a 30, 35, 40 grammi all'ora.
Se consideriamo 1 ora al giorno per 3 giorni la settimana, la differenza mensile di consumo
lipidico puo' essere davvero notevole:
10 grammi all'ora per 3 ore al settimana = 120 grammi di consumo mensile
30 grammi all'ora per 3 ore al settimana = 360 grammi di consumo mensile

In un anno, per chi si allena in modo costante, la differenza e' di quasi 3 kg di lipidi.

E' possibile stabilire il QR ai diversi carichi di lavoro; con la ergospirometria lo si puo' fare
in modo preciso e veloce.
Effettuando un test da sforzo incrementale con protocollo specifico da noi espressamente
elaborato ed effettuando il calcolo computerizzato dei dati registrati ( previa integrazione) si
puo' stabilire il carico ( sotto forma di wattaggio, velocita' di corsa, frequenza cardiaca)
corrispondente al massimo consumo lipidico in grammi/minuto ( FatMax).
Sara' cosi' possibile determinare l'effettivo consumo lipidico ( e glucidico) per ogni ora di
lavoro effettuato e quindi anche calcolare il consumo lipidico totale moltiplicando il
consumo orario per il numero di ore esercitate.
Deve pero' essere chiara una cosa: l'approssimazione qui non e' concessa; e' richiesta
estrema perizia nell'esecuzione del test e assoluta precisione nella fase di calcolo.
La parte piu' "ostica" del test consiste nella integrazione dei dati e nello svolgimento del
modello matematico per il calcolo del FatMax. Tale compito e' affidato a un software
specifico ( Polimedicus (c) 2000-2007 P.L.Azzolini ).



Pier Lorenzo Azzolini
Specialista in Medicina dello Sport
Istituto di Medicina dello Sport Bologna

Video del massimo consumo lipidico (fatmax)