Azzolini Pier Lorenzo
Medico Chirurgo
Spec. in Medicina dello Sport
Tel. 059 8771212
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PAROLE CHIAVE: TRAUMATOLOGIA MINORE, TERAPIA FISICA, LASER

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CONSIDERAZIONI GENERALI E CONCLUSIONI
L’impiego del Laser di potenza ND:YAG nel trattamento precoce della traumatologia minore da sport si è rivelato, in base alla nostra esperienza, particolarmente utile ed interessante.
Le prerogative principali di questo tipo di terapia sono la rapidità e l’entità di efficacia sui sintomi dominanti del dolore e della ridotta capacità funzionale: altrettanto evidente è risultato l’effetto sulla componente edemigena del distretto colpito.
Questi risultati sono confortati anche da un confronto, per quanto possibile, con i tempi medi di recupero ottenuti con i comuni trattamenti fisioterapici ed antinfiamatori.
A queste conclusioni sembra corretto di poter arrivare in quanto il metodo di valutazione clinica ( Scala Analogico Visiva per il dolore, misurazione goniometrica per l’articolarità ), confortato in molti dei casi esaminati da riscontri strumentali ( per immagini e\o isocinetici ) ( fig 3- 4 ), ha consentito rilevamenti obiettivi convincenti minimizzando quindi l’influenza sui risultati ottenuti di un ipotizzabile e sempre possibile “effetto placebo”.
Altrettanto importante ci è sembrata la maneggevolezza di impiego di questa particolare apparecchiatura laser e la sostanziale assenza di effetti collaterali di qualche rilievo. Il rischio piu' temuto, rappresentato dalla possibile comparsa di lesioni tissutali da calore, sempre temibile nell’impiego di laser ad alta potenza, non si è mai verificato grazie alla paricolare gestione dell’energia con emissione pulsata dell’apparecchiatura da noi utilizzata.
Da segnalare solamente in qualche caso e in una singola fase del trattamento, una momentanea esacerbazione del dolore regredito in pochi secondi a livelli inferiori a quelli precedenti l’applicazione.
In buona sostanza, il metodo può essere ritenuto, in base alla nostra esperienza, di facile applicazione e di rapida e notevole efficacia soprattutto sul sintomo dolore e sui correlati deficit funzionali, non dimenticando peraltro che la rapida ( ed in alcuni casi notevolissima ) riduzione della sintomatologia soggetiva non deve indurre il soggetto colpito ed i sanitari e tecnici preposti al suo impiego in allenamento e\o competizione, ad un una imprudente sopravalutazione dei ridotti tempi di recupero con il conseguente rischio di un sempre dannoso sovraccarico funzionale sul distretto colpito.


RIASSUNTO
La traumatologia minore muscolo-tendinea ed articolare rappresenta un evento assai frequente nella pratica dello sport e può risultare invalidante, anche a distanza di tempo, se non tempestivamente e correttamente diagnosticata e curata.
Mentre sono stati fatti grandi passi avanti nel campo della diagnostica ( l’ecografia muscolo-tendinea ad esempio ha rappresentato un progresso fondamentale per la diagnosi precoce, sia per la semplicità di impiego che per l’ottimo rapporto costi-benefici ) altrettanto non sembra di poter affermare per i presidi terapeutici di comune impiego.
Recentemente è stata messa a punto una apparecchiatura laser di elevata potenza che emette luce coerente alla lunghezza d’onda di 1064 nm, con la possibilità di regolare la densità di energia per impulso, il livello energetico e il ciclo di emissione. In altri termini con questo metodo è possibile somministrare vari livelli di energia in maniera differente, adattando i vari parametri alle caratteristiche somatiche dell’individuo da trattare. Di particolare rilievo è la gestione dell’energia laser che garantisce, a differenza di altre apparecchiature apparentemente similari, l’assenza di fenomeni di accumulo termico e dei conseguenti possibili danni strutturali.
Nel nostro Istituto abbiamo trattato 97 atleti professionisti e dilettanti e 9 non atleti, con patologie dell’apparato locomotore acute e croniche impiegando un laser Nd:YAG prodotto dalla DEKA M.E.L.A. di Firenze e gestito elettronicamente secondo le nostre personali indicazioni. La verifica dell’efficacia del trattamento è stata clinica mediante valutazione soggettiva ed obiettiva dei sintomi dolore, tumefazione e functio lesa. Un controllo per immagini ( RX, ECO, TAC, RMN, ISOCINETICA ) a conferma della diagnosi è stato effettuato in 82 casi.
Il trattamento ha sortito ottimi effetti nel 73 % dei casi consentendo una ripresa eccezionalmente rapida degli allenamenti e della partecipazione all’impegno agonistico.
Nel 18% dei casi si è ottenuto un risultato discreto con regressione della sintomatologia soprattutto per ciò che riguarda il dolore. Nel 7% dei casi non si è avuto nessun miglioramento.
In conclusione ci sembra di poter affermare che la laser-terapia di potenza con emissione in modo pulsato rappresenta un presidio terapeutico di notevole interesse per efficacia sui sintomi dolore, functio lesa e sulla componente edemigena del distretto colpito nonchè per la maneggevolezza e rapidità di impiego.









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